Il Comitato Salute e Ambiente di Scicli ha deciso di presentare ricorso al Tar contro l’autorizzazione dell’ampliamento della piattaforma della Acif in contrada Cuturi. Nell´assemblea svoltasi nel cortile dell’opera Pia Carpinteri (foto) sono stati i due legali incaricato dal comitato, Corrado Giuliano e Maddalena Del Vecchio, ad illustrare i punti forti del ricorso davanti ad una platea di cittadini e di rappresentanti dei movimenti che in questi ultimi mesi si sono battuti per un ambiente tutelato. Ha aperto i lavori Guglielmo Palazzolo a nome delle 22 associazioni che si sono schierate sin dal primo momento contro l’ampliamento della piattaforma per il trattamento dei rifiuti pericolosi della Acif. L’avvocato Del Vecchio è entrata nel merito del ricorso e ha apprezzato il coinvolgimento della città. «Noi avvocati -ha detto- abbiamo il dovere di far desistere i clienti da cause avventate, ma questo non è il caso di Scicli. Poiché il provvedimento che autorizzava l’ampliamento è inconsistente. Dal dibattito sono emersi tutti i dubbi sul come saranno trattati i rifiuti e quindi non si capiscono i rischi e i controlli che dovranno essere attuati per tutelare i cittadini e il territorio.
Il punto nodale, dopo oltre due mesi di battaglia, è il provvedimento di revoca dell’autorizzazione che resta l’obiettivo primario del comitato, dopo la sospensione in autotutela decisa dalla Regione. Annunciata a breve da Palermo, della revoca definitiva non se ne hanno ancora notizie anche perchè la Regione deve valutare gli eventuali risvolti, compresi quelli economici, che un provvedimento del genere potrebbe ingenerare. Per il momento resta dunque la sospensione ma la cosa non lascia tranquilli perché da un momento all’altro la questione Cuturi potrebbe ritornare al punto di partenza con il via ai lavori per l’ampliamento della piattaforma. Da qui l’iniziativa del ricorso al Tar che costituisce altro elemento di forte opposizione al percorso fin qui avviato.