La cenere dell’Etna non fa più paura, Comiso può rimanere ancora nello stato in cui si trova. Le dichiarazioni del ministro Stefania Prestigiacomo si aggiungono a quelle entusiastiche dei colleghi Altero Matteoli e di Angelino Alfano, che nel corso della sua ultima visita a Ragusa s’impegnò a fare firmare Tremonti all’indomani della vittoria di Nello Dipasquale sindaco. Dal 13 giugno al 13 luglio è passato un mese, Alfano è diventato segretario del Pdl, lascerà il ministero, si candiderà a premier alle prossime elezioni, ma dell’aeroporto non si parla più.
Ci pensa il solito, il deputato regionale Pippo Digiacomo, a innescare la solita scintilla. «Accolgo positivamente le dichiarazioni del ministro Prestigiacomo, nonché l´impegno a sollevare il caso Comiso al presidente Berlusconi. Speriamo non faccia la fine del collega Matteoli che doveva venire a brindare in primavera per l´apertura dello scalo. Figuraccia mondiale sua e del sindaco di Comiso che si beava scodinzolante delle panzane del suo ministro. Speriamo non faccia la fine dell´altro suo collega, il neo-segretario Angelino Alfano che doveva recapitare brevi manu il decreto al sindaco Dipasquale, subito dopo le elezioni».
Digiacomo dopo le battute delle quali non può fare a meno, commenta l´unica cosa certa: « I quattro milioni e mezzo stanziati - per impegno nostro e del governatore Lombardo - dalla Regione siciliana e che dovrebbero fare vergognare il Governo nazionale».
Rosario Dibennardo, presidente della Soaco, incontrerà presto il presidente della Regione Lombardo. Si vuole sapere a chi andranno i 4,5 milioni stanziati dalla Regione, alla Soaco o al Comune di Comiso? «Servono per incentivare le compagnie aeree o per pagare i controllori di volo? Io sono fiducioso: spero che lo Stato paghi i controllori in modo da utilizzare i fondi per incentivare le compagnie a investire nel nostro aeroporto. Che forse i soldi andranno al comune esattamente come quelli stanziati per la legge su Ibla? Adesso c’è anche l’attenzione del ministro Prestigiacomo e questo è positivo».
Stessi interrogativi si pone il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Cascone, che vuole sapere come dovranno essere spesi i soldi già finanziati. «Perché non si comincia intanto utilizzando i 4,5 milioni? si chiede Giuseppe Cascone.
Nella foto sopra, la protesta davanti al ministero dell´Economia della delegazione ragusana